R&S a fondo perduto fino al 35%

Contributi a fondo perduto fino al 35% e finanziamenti agevolati fino al 50% della spesa a favore delle impese ubicate nelle aree meno sviluppate del paese che investono in ricerca e sviluppo. È quanto prevede il decreto 13 luglio 2023 del Ministero delle imprese e del made in Italy (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 205 del 2 settembre 2023) che ha stanziato 300 milioni di euro a valere sul Fondo per la crescita sostenibile a favore delle imprese che operano nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e che grazie alle attività di R&S agevolabili intendono realizzare nuovi prodotti, processi o servizi o migliorare quelli esistenti con un investimento fino a 5 milioni di euro. L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazioni verranno definite dal Mimit con successivi provvedimenti del direttore generale per gli incentivi alle imprese.

Imprese beneficiarie. Possono ottenere le agevolazioni previste dal decreto del Mimit:

a) le imprese che esercitano le attività di cui all’art. 2195 c.c. numeri 1) e 3), comprese le imprese artigiane;

b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;

c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’art. 2195 c.c. in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);

d) i centri di ricerca;

e) le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.;

f) gli organismi di ricerca.

Progetti finanziabili. I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali. I progetti devono essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici, non limitandosi alla sola fase di ricerca e prevedere attività strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i progetti devono:

a) essere realizzati nelle unità locali ubicate nei territori delle regioni meno sviluppate;

b) prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 1.000.000 e non superiori a euro 5.000.000 e, comunque, per le imprese, non superiori al 60% della media

del fatturato relativo agli ultimi due esercizi contabili del singolo soggetto proponente;

c) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.

Agevolazioni. Le agevolazioni sono concesse alle imprese beneficiarie di cui alle lettere da a) a e) nelle seguenti forme, in concorso tra loro:

– nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50% dei costi e delle spese ammissibili;

– nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:

1) 35% per le imprese di piccola dimensione;

2) 30% per le imprese di media dimensione;

3) 25% per le imprese di grande dimensione.

Per gli organismi di ricerca di cui alla lettera f) le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60% dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40% dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.

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