L’Agenzia delle Entrate ha annunciato una nuova opportunità per le imprese che hanno indebitamente usufruito del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (R&S) nel periodo 2015-2019. Con il provvedimento del 19 maggio 2025, è stato approvato un nuovo modello per la richiesta di accesso alla procedura di riversamento spontaneo, offrendo così una chance per regolarizzare la propria posizione fiscale senza incorrere in sanzioni o interessi.
La procedura è destinata ai contribuenti che hanno utilizzato in compensazione crediti d’imposta R&S non spettanti, a causa di attività non qualificabili come ricerca e sviluppo secondo la normativa vigente, spese non ammissibili o determinate in modo non conforme ai principi di pertinenza e congruità, oppure un’errata determinazione della media storica di riferimento. Sono esclusi dalla procedura i crediti già recuperati con atti definitivi o in presenza di condotte fraudolente.
Le domande devono essere presentate entro il 3 giugno 2025, esclusivamente online tramite i servizi Entratel o Fisconline, direttamente o tramite intermediari incaricati. In attesa dell’attivazione del servizio telematico, è possibile inviare il modello via PEC alla direzione provinciale delle Entrate competente.
Il pagamento dell’importo dovuto può avvenire in un’unica soluzione o in tre rate di pari importo: la prima rata dovrà essere versata entro il 3 giugno 2025, la seconda entro il 16 dicembre 2025 e la terza entro il 16 dicembre 2026. Sulle ultime due rate saranno dovuti anche gli interessi legali calcolati dal giorno successivo alla scadenza della prima rata.
Questa riapertura rappresenta un’importante opportunità per le imprese di sanare eventuali irregolarità relative al credito d’imposta R&S, evitando conseguenze sanzionatorie. È fondamentale rispettare le scadenze e seguire attentamente le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate per completare correttamente la procedura.
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